domenica 30 settembre 2012

Costruiamo una scatola...da una scatola

Ovvero come costruire una scatola regalo fai da te, disfacendo un'altra scatola che probabilmente serviva a tutt'altro.
Ma ecco un esempio pratico:


Questa è una scatola per riporre gli avanzi di cibo da destinare al cane di casa, messa a disposizione dei clienti Ikea (se avete ordinato troppe kottbullar, sapete dove metterle!)
Ho trovato carino il modello della scatola, non per stiparla di avanzi, ma bensì, per portare dolcetti agli amici!
Ecco come ho fatto:


Ho ricalcato la sagoma della scatola e tutte le parti da intagliare, poi 'ho ritagliata in un cartoncino verde scuro.


Con un cutter ho intagliato i manici e le fessure. Con un pastello bianco ho riportato le linee di piegatura


Con l'aiuto di un righello ho fatto pieghe e contropieghe che serviranno a formare la scatola...


ecco una piega nel dettaglio...


Ed ecco le pieghe terminate...la scatola è pronta per accogliere...


Il suo dolce contenuto, in questo caso dei cioccolatini home made.
Per chiuderla degnamente ho ritagliato...


una fascetta da questa bella carta...


et voila!

Capita spesso di ricevere in regalo scatolette carine che non si trovano in vendita perché vendute solo all'ingrosso o in negozi di forniture per aziende. E' il caso di questa seconda scatolina che conteneva un dolcetto monoporzione.
Ho seguito lo stesso procedimento...


Ho aperto la scatolina modello, l'ho ricalcata e ritagliata...


provveduto agli intagli con il cutter...


Questa scatola presentava delle parti pre-incollate. Ho posizionato dei pezzetti di biadesivo nei punti di incollaggio.


Ho piegato e incollato...


Così la scatolina è pronta. Può essere riposta appiattita fino all'utilizzo...


Ed ecco la scatola montata!

Con questo sistema potete riprodurre tutte le scatolette che vi piacciono utilizzando del semplice cartoncino colorato. Potrete poi abbellirle con nastrini, fascette colorate, fiorellini di stoffa ecc...

I cioccolatini home made vi hanno incuriosito?
Ecco come farli: (senza temperaggio)
In primo piano: cioccolatini dark orange
Fondere a bagno maria o nel microonde 100 gr di cioccolato fondente 70% , unire tre frollini sbriciolati e alcune scorzette d'arancia candita tagliata finemente. Versare negli stampini e raffreddare.

In secondo piano: Cuori di bosco
fondere 100 g di cioccolato bianco, unire dei cereali per muesli e dei frutti di bosco essiccati. Versare negli stampini e raffreddare

In fondo: Jurassic chocolate un mio vecchio post.

nota: Il cioccolato non temperato si conserva per due giorni, dopodiché incomincia a ricoprirsi di una patina di burro di cacao il che non ne compromette il gusto, ma solo l'aspetto

giovedì 27 settembre 2012

Petit plat Bistrot

Questa non è una vera e propria ricetta, ma più una proposta sfiziosa per quando si ha poco tempo, per quando arrivano amici all'improvviso e per quando...non si ha voglia di sporcare piatti!


Se avete delle tegliette monoporzione, il gioco è fatto!

  1. prendete la suddetta teglia che possa contenere tutta la pietanza e ungetela con olio extra vergine
  2. Tagliate a metà dei pomodori perini, salateli, cospargeteli di origano (non riempite tutto il recipiente, deve starci anche il pane)
  3. Aggiungete alcune olive nere.
  4. Infornate a 200° per 15 minuti
  5. a questo punto spostate i pomodori da un lato (non saranno ancora del tutto pronti)
  6. posizionate nella teglia delle fettine di pane casereccio su cui avrete versato dell'olio a filo e disposto fette di brie con erbe di provenza.
  7. re-infornate e terminate la cottura per altri 5 minuti.
  8. servite direttamente nel recipiente di cottura

Buon appetito!

martedì 25 settembre 2012

Puffly e Flaffy e...gli strani arnesi

"Hei, Flaffy! sai cos'è quest'arnese?"
"No, mai visto, è inquietante!"


"E' uno: sbuccia-detorsola-affetta...mele!"
"Ah!...e come funziona?"
"E' facile! Basta infilare la mela nei pungiglioni e girare la manovella..."


"Questa qui? Fa provare!"
"AAAAAAHHHHH!!!!!! Fermoooo!"

"Ops!"
"Flaffy! vieni a disincastrarmi, non voglio finire pelato e affettato!"
"Scusa Puffly, vengo subito"


"Ecco come si fa!"
"Accidenti Puffly, avresti fatto una brutta fine!"
"Già! Se solo tu fossi un po' più attento e...meno impiccione!"
"Uff, quante storie, ma non mi hai ancora detto cosa ne facciamo di queste mele!"
"Le essicchiamo!"
"Le essi-che?"
"Con l'altro arnese! Quello grosso, rotondo e con le griglie sul tavolo""


"Uh bello! Non sembra pericoloso!"
"Se non vieni via di li finisci secco e piatto come una mummia! Aiutami a preparare la frutta piuttosto."
"Non bastano le mele?"
"Facciamo anche banane ananas e albicocche!"
"Wow!"


"Per le banane facciamo così: le tagliamo a metà, poi a tocchetti e le schiacciamo leggermente con la forchetta..."


"Poi le impaniamo nel cocco rapé e le appoggiamo su dei pezzetti di carta forno prima di posizionarle sulla griglia"
"Mmmmm, buone...posso assaggiarle?"
"NO! giù le zampe!"


"Poi tagliamo a metà le albicocche e l'ananas a pezzetti"
"Mmmmmm buoni! posso assaggiare almeno questi?"
"NEANCHE per sogno!"


"Poi facciamo un carico di mele, chiudiamo l'essiccatore e lo facciamo andare tutta la notte"
"Così tanto?"
"Si, è una cosa lunga!"

Il mattino dopo...

"FLAFFY?...dov'è la frutta essiccata? Devo fotografarla..."
"Quale frutta?"
"Non fare il finto tonto...tira fuori la frutta!"
"Aaaaaaah....quei cosini secchi nella ciotolina?"
"Siiiiii... proprio quelli!!!"
"OPS!"
"Ops, cosa?"
"Li ho mangiati!"
"TUTTI?"
"Ma da secchi si erano ritirati...non erano mica poi tanti sai? A colazione avevo fame!!!"
"Sei una cosa impossibile...oggi il pranzo lo fai...al salto!"

Lasciamo discutere i nostri amici...
e per la foto?
Flaffy ha mangiato tutto...perciò, niente foto!

A voi non capita mai? Al momento di fotografare ciò che doveva andare nel post...qualcuno l'ha mangiato! eheheheheh!

note: 
La frutta essiccata è molto pratica per sani spuntini,  si conserva per parecchi giorni (se qualcuno non la divora tutta subito)
Le banane anneriscono durante l'essiccazione, ma non fateci caso, sono buonissime!
Non sono rimasta soddisfatta delle albicocche,  da secche erano acidissime... ma non erano granché neanche da fresche! (l'esperimento era stato fatto comunque in piena stagione)
L'ananas riesce perfettamente, ma tende a colare. La prossima volta lo adagerò su pezzetti di carta forno come per le banane

domenica 23 settembre 2012

La torta della nonna

Non la classica...
ma una versione un po' anglosassone, poiché tratta dal libro "Torte e dessert" ed. Mondadori che è la traduzione di un libro inglese.
E' una torta di esecuzione abbastanza semplice, che può diventare più rapida se avete l'accortezza di preparare la frolla in precedenza, oppure se ne utilizzate una bell'e pronta.


E' un dessert delizioso dopo un pasto leggero, oppure può accompagnare un "sontuoso" tè delle cinque!
Provatela!

Torta della nonna 

ingredienti della frolla:
300 g di farina 00
150 g di burro
100 g di zucchero a velo
2 uova
1/2 cucchiaino di lievito
un pizzico di sale
1 dose di crema pasticciera (vedi ricetta in calce al post)
mandorle a filetti per guarnire 



preparazione della frolla:
montate a crema il burro morbido con lo zucchero a velo.
Incorporate le uova.
Unite la farina setacciata con il lievito e il pizzico di sale.
Dividete l'impasto in due dischi di cui uno più piccolo che fungerà da copertura della torta.
Foderate la teglia con l'impasto più grande facendolo sbordare. (dovrà richiudersi sul coperchio di frolla).
Versate la crema pasticciera fredda o al massimo leggermente tiepida. (ricetta in calce)
Coprite con il secondo disco di frolla e richiudete i bordi (vedi foto).
bucherellate il coperchio e guarnite con le mandorle a filetti.


Cuocete in forno a 180° per 50 minuti/ 1 ora (dipende dal forno).
spolverate leggermente con zucchero a velo ...


et voilà!
La torta è più buona...riposata, quindi il giorno dopo.
Si conserva in frigo per qualche giorno.

ricetta della crema pasticciera 

ingredienti:
5 tuorli
150 g di zucchero
40 g di farina
1/2 litro di latte
1 baccello di vaniglia


Montate i tuorli con lo zucchero
Unite la farina e stemperate con un po' di latte tiepido fino a formare una pastella densa.
Scaldate il restante latte con i semini di un baccello di vaniglia fino ad ebollizione.
Versate la pastella e cuocete fino ad addensamento, circa un minuto.
Coprite la crema con una pellicola a contatto per evitare la formazione della pellicina e fate raffreddare.
La ricetta può essere utilizzata per qualsiasi preparazione 



lunedì 17 settembre 2012

Braccialetti con i bottoni

Avete dei bottoni?
Magari anche di pregevole fattura, o magari solo divertenti e colorati?
Allora potete realizzare questi semplici braccialetti.

Durante l'estate ho acquistato questo bel libro da Hoepli a Milano


Un libro che parla di vecchi oggetti ritrovati e riutilizzati.  Così:  piatti e bicchieri spaiati diventano alzatine per i dolci, tazze e teiere contengono piantine, le cartine geografiche coprono diari di viaggio e vecchi maglioni rinascono come coniglietti.
E i bottoni?
Diventano braccialetti...


Detto fatto sono andata a frugare nella mia scatola dei bottoni e ho trovato "inestimabili tesori"...


Ho provato il metodo spiegato nel libro per assemblare il braccialetto, con l'ago,  ma risultava troppo macchinoso...


Così ho preso un uncinetto e inglobato i bottoni nella lavorazione di una semplice catenella...


Ecco un dettaglio, per le amiche pratiche di uncinetto, sarà una passeggiata. (unico accorgimento, dovete lavorare un filo già tagliato, altrimenti non potete infilare i bottoni e chiuderli nel punto)


Continuate ad aggiungere bottoni finché avrete raggiunto la misura della circonferenza del polso, a questo punto chiudete il lavoro. La catenella è elastica e vi permetterà di sfilare il braccialetto. (ovviamente non fatelo troppo stretto).


Ecco il lavoro finito!

Dopo aver realizzato il modello del libro, ne ho fatto un altro,  a fascetta,  sempre con l'uncinetto.


Questa volta ho lavorato una fila di punti alti con un occhiello


Poi ho semplicemente cucito i bottoni. L'ultimo serve per chiudere il braccialetto.


Ecco un elegante modello in grigio.
Questi semplici braccialetti sono di realizzazione molto veloce. Occorre solo avere delle nozioni minime di uncinetto e bei bottoni da assortire.

Buon lavoro, se ne fate uno...fatemelo sapere!

giovedì 13 settembre 2012

Torta leggera alle mandorle

Questa torta deliziosa, è un ottima alternativa per il recupero degli albumi, soprattutto se non avete voglia di imbarcarvi nell'avventura dei macarons o non avete voglia di fare meringhe.
E' un dolce semplice, adatto alla colazione, alla merenda o per una pausa caffè


Torta leggera alle mandorle
ingredienti:
5 albumi
100 g di mandorle tritate finemente (anche con la buccetta)
barbatrucco per macinare finemente le mandorle: tritatele nel mixer insieme allo zucchero, risulteranno più fini e la torta sarà più morbida
150 g di zucchero
75 g di farina 00
100 g di burro salato (se non l'avete, aggiungete voi un pizzico di sale)
zucchero a velo per guarnire

come si fa:
scaldate il forno a 200°
Montate gli albumi a neve ben ferma
incorporate delicatamente il mix di mandorle e zucchero
aggiungete la farina setacciata e per ultimo il burro fuso
versate l'impasto in una tortiera con carta forno.
Cuocete a 200° per 15 minuti
Abbassate il forno a 150 e cuocete per altri 15 minuti.
Controllate la cottura con uno stecchino, nel caso, continuate la cottura per qualche altro minuto.

note:
Se la torta colorisce troppo in superficie e dentro è ancora cruda, copritela con un foglio di carta stagnola e continuate la cottura

potete fare la torta anche con le nocciole riducendo la dose a 80 g

se le mandorle sono poco saporite (a volte capita)  unite anche qualche goccia di aroma mandorla


La ricetta è tratta da questo bel libro


lunedì 10 settembre 2012

Paco e il birdwatching

Torna Paco il cane saggio.
Con la sua filosofica concezione della vita

Paco osserva un uccellino sul filo...


Paco osserva due uccellini sul filo...


Paco adora ascoltare gli uccellini canterini sul filo...


Ora c'è un grande uccellino canterino sul filo...


...


Paco pensa che sia meglio fare "birdwatching" a debita distanza.

venerdì 7 settembre 2012

Cucchiai o burattini?

Ovvero come far divertire i bambini con attrezzi da cucina.
Ma non solo i bambini...questi simpatici cucchiai di legno possono diventare dei segnaposto personalizzati, soprattutto se avrete l'accortezza di farli assomigliare ai commensali, riportando nell'abbigliamento, nella capigliatura, negli accessori e se siete bravi anche nelle fattezze del viso...qualche particolare che caratterizza la persona.
Eccovi qualche esempio:


Henri et Pauline

Un duo molto fashion:
lui dal capello brizzolato e occhialini in metallo, Camicia e pantaloni in vigogna Lei con abito sartoriale in seta, sciarpina taglio design e mèches candide


Rosemary & John

La coppia country, non sono carini?
Lui con cappellaccio e camicia da sceriffo e lei con romantico abito in pizzo e cotonina americana.


Jimi & Janis

Direttamente da Woodstock, la coppia hippies. Lui con capello afro e camicione fiorato, lei con nastrino fermacapelli e abito in perfetto stile figlia dei fiori.

Come vedete mi sono proprio divertita, è stato come vestire delle bambole, ma non occorre essere sarte, basta un bel barattolo di vinavil, forbici, lane e avanzi di vestiti vecchi o ritagli di stoffine.
Se volete vedere come si fa...seguitemi.

Prendiamo la nostra amica Rosemary...


Avvolgiamo un pezzetto di stoffa intorno al "collo" del cucchiaio spalmato con un po' di colla vinilica.
Per tenere il tutto più fermo, ho avvolto un pezzettino di rafia.


Ho coperto la rafia con una piccola passamaneria in pizzo e con poca lana ho fatto una matassina che ho legato nel centro e tagliato alla base. Per la frangetta, fate una matassina più piccola.
Spalmate il bordo del cucchiaio con la colla e appoggiate la "parrucca".
Regolate il taglio di capelli con le forbici solo dopo che si è ben incollato.


Ora non vi rimane che prendere un pennarello nero indelebile a punta fine e disegnare occhietti, naso e bocca. Con un pastello rosa ho sfumato le guance.
Un fiocco fra i capelli da un tocco romantico a Rosemary!

Il segreto per rendere caratteristici questi pupazzi sta nell'utilizzare abiti veri per il loro "look".
L'abito di Pauline è realmente un pezzetto di una vecchia camicetta in seta, così come la camicia di Henri è una camicia da uomo con il suo bottone.
I diversi tipi di lana, conferiscono carattere alle acconciature. Per i capelli afro di Jimi ho disfatto dei fili di lana e ottenuto il caratteristico effetto frisé. Se l'avete potete utilizzare anche della lana cotta non lavorata, è ancora più facile da gestire. Per John ho usato del semplice feltro.
Potete aggiungere accessori come gioielli fatti con perline spaiate o bottoni. Gli occhiali sono in filo di ferro. Il tutto è sempre incollato con colla vinilica.

Divertitevi con i bambini  a riprodurre i componenti della famiglia e inscenate buffe storielle!
Solitamente i bambini hanno più fantasia, lasciateli liberi di vestire i loro cucchiai, mettendo a disposizione una scatola con tanti ritagli di stoffa, nastri e passamanerie.
I cucchiai li trovate ad un prezzo irrisorio nei negozi che vendono "Tutto a 1 euro"

Prossimamente: Animaletti con cucchiai di legno da picnic

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