giovedì 19 ottobre 2017

Art Journal: i materiali per la tecnica acquerello

Cari amici,
come promesso eccomi per proseguire la chiacchierata sull'arte dei diari di immagini (per approfondire leggete qui)
Oggi ci occuperemo della tecnica ad acquerello, ritenuta difficile, ma a volte lo è a causa dei materiali di scarsa qualità; quindi partiremo proprio dall'analisi di questi:

La carta: poiché la tecnica usa l'acqua, occorre una carta in grado di reggere l'inzuppo. Una carta comune e sottile infatti si bagna e asciugando diventa sgradevolmente ondulata.
per essere di qualità, occorre che la carta abbia un'alta percentuale di cotone e una grammatura intorno ai 300g/mq  Ecco spiegato il costo molto alto delle carte per acquerello

  •  nell'immagine la carta 100% cotone, prodotta ancora oggi a mano da Arches.La sua resa è eccezionale, ma il prezzo è piuttosto considerevole.
  • In secondo piano la carta Fabriano 50% cotone, anch'essa di qualità, anche se con un potere assorbente minore. Il prezzo in questo caso è decisamente più abbordabile.
  • C'è anche una carta 25% cotone adatta per gli schizzi, le prove ecc. Il suo prezzo vi permette di usarla senza rimpianti
  • Vi sconsiglio invece decisamente la carta 100% cellulosa. Non ha alcun potere assorbente e i risultati su di essa sono decisamente frustranti, al punto di invalidare anche la pittura della migliore qualità, creando antiestetiche macchie. Questa carta rimane invece validissima per altre tecniche artistiche

I colori: la qualità del colore è determinata dalla quantità di pigmento presente in essi. Se avete provato ad utilizzare gli acquerelli dei bambini vi sarete accorti che una volta asciutti diventano molto chiari e dall'aspetto vagamente gessoso. Questo proprio perché hanno molto poco pigmento.
La nota dolente è che l'acquerello di qualità ha un costo elevato, ma bisogna dire che la sua resa è ottima. una scatola di quadratini (godet) di colore solido vi durerà anni!


Il colore esiste sotto due forme: tubetti e godet
  • il tubetto ha sicuramente una durata maggiore, se fate acquerelli di grandi dimensioni è senz'altro conveniente, ma ha un difetto: se non lo usate per molto tempo secca all'interno del tubetto, costringendovi a dover intervenire chirurgicamente sul povero tubetto per estrarre, tagliandolo a pezzetti, il colore
  • Il godet (la vaschettina) si trova in una pratica scatola già provvista di tavolozza sempre pronta all'uso e quindi pratica se vi piace lavorare all'aperto o siete in vacanza, ha anche un alloggiamento per il pennello. Se lavorate in modo saltuario e non troppo in grande , questo è il formato ideale.
Quali marche comprare? La scelta è molto soggettiva e le marche sono molte: Winsor & Newton, Schminkle, Sennelier, Maimeri ecc... fatevi consigliare da un colorificio belle arti competente, ma non comprate colori ad uso scolastico (Giotto, crayola, tiger, Lidl, ecc) per il discorso di cui sopra.

I pennelli: l'acquerello ha i suoi pennelli; sono morbidi e rotondi a fiamma o piatti
Il discorso è sempre lo stesso, anche per i pennelli dovete investire un po' di denaro per avere la qualità. E' infatti frustrante dipingere con un pennello che perde le setole o che si spunta dopo due pennellate.
Non è invece indispensabile che le setole siano di pelo vero. I sintetici sono ottimi e non avrete animali da pelliccia sulla coscienza.



Ho due marche di pennelli: Da Vinci e Toray, questi ultimi li ho da più di dieci anni e non hanno mai perso  ne la forma ne un solo pelo. Attenzione ai Da Vinci che hanno anche una linea economica Junior che vi sconsiglio (del resto la dicitura junior dovrebbe sempre farvi scappare a gambe levate)

Esiste anche un pratico pennello da viaggio con riserva d'acqua e coperchietto

 è perfetto per la pittura all'aperto quando non potete tenere barattoli pieni d'acqua in equilibrio precario. Funziona un po' come una stilografica: premendo leggermente sul contenitore la punta del pennello si bagna permettendovi di diluire il colore. Per pulirlo basta premere di nuovo il contenitore e asciugare la punta.

Ho terminato la mia carrellata sui materiali, che spero vi sia stata utile. Nel prossimo post affronteremo la tcnica vera e propria!



3 commenti:

  1. sono intrigata da questa cosa, ma poi so che se dovessi decidere di farne uno, mi perderei per la strada, sempre incasinata con mille casini...
    Tu ovviamente sei bravissima e creerai un capolavoro!!
    Baciotti amica mia

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    Risposte
    1. ma no che non ti perdi! basta cominciare, segui questi tutorial e vedrai che troverai la tua tecnica ;)In fondo il mio corso si chiama proprio Art Journal alla ricerca dell'artista che è in moi!

      Elimina
  2. Molto interessante questo articolo!! ma invece le matite acquarellabili come sono classificate? vale la pena provare? ne ho una scatola mai usata....grazie del tutorial continuerò a seguirti.

    RispondiElimina

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