martedì 14 aprile 2009

IL PATE' DEL DUCA



Questa è l'unica ricetta del mio pranzo pasquale che sono riuscita a fotografare, e unicamente perchè ne avevo preparato in abbondanza ed è avanzata.
Già, mi ero riproposta di postare chissa quante ricette e invece mi sono lasciata prendere da un sano ozio festivo, complici i parenti e le belle giornate.
Comunque rieccomi con la ricetta superstite, Il patè di fegato grasso del duca di Salaparuta è in realtà un patè vegetariano la cui ricetta mi è stata data in occasione di una cena presso l'associazione Bem Vivir che ahimè ha chiuso i battenti.
Il fegato grasso quindi come capirete non c'entra assolutamente nulla, (con somma gratitudine delle povere oche!), ma vi assicuro che non lo rimpiangerete assolutamente.
Torniamo al misterioso Duca che tanto misterioso non è perchè nel web trovate informazioni sul suo conto. Scrisse un libro di ricette vegetariane intorno agli anni trenta e questa è una delle tante, ma in versione modificata perchè ha subito molti passaggi di mano, e come buona abitudine ciascuno ha aggiunto del suo.
Pubblico questa ricetta per tutte le amiche che lo hanno assaggiato e me l'hanno chiesta e per chi avrà voglia di prepararlo pur non avendolo gustato.
E' un patè per i giorni di festa poichè contiene comunque molto burro, è ottimo sui corostini e chi lo assaggia in genere non si accorge dell'assenza della carne!
Vi ho incuriosito?

Ricetta del patè:

1 scatola di lenticchie cotte scolate
250 g. di ricotta
100 g. di burro
1 bicchierino di brandy
1 scalogno
1 pugno di erbette lessate strizzate e tritate
noce moscata e chiodi di garofano

come si fa:

Rosolare lo scalogno e farlo cuocere con poca acqua (deve evaporare tutta), aggiungere le lenticchie e bagnare con il brandy, aggiungere un paio di chiodi di garofano che eliminerete (attenzione i chiodi nelle lenticchie si perdono che è un piacere ma se ve li ritrovate sotto i denti il piacere è un po'meno!). lasciate insaporire per qualche minuto.

Passare il tutto al passaverdura (lo so è noioso, ma non fatevi tentare dal minipimer, rimarrebbero le buccette delle lenticchie e l'effetto patè viene meno!).

Adesso unire al passato: la ricotta, una grattatina di noce moscata e le erbette tritate che servono a dare un simpatico effetto verde e ad alleggerire il patè.

Mettete il patè in una ciotola a cupola che potrete capottare e decorare come più vi piace, oppure in ciotoline singole e servite con crostini o grissini o crakers o gallette.


6 commenti:

  1. ms certo che non mi spiace, anzi, ti ringrazio moltissimo! ciao :-) babs (nizzadipendente!!!! ho letto il tuo post precedente)

    RispondiElimina
  2. Grazie per essermi venuta a trovare così ho avuto il piacere di scoprire il tuo delizioso blog!!
    E poi questo patè lo trovo veramente insolito e ...molto interessate!!
    Compliments

    RispondiElimina
  3. Fantastico! Grazie della ricetta! :-) Bel blog

    RispondiElimina
  4. Eli mille grazie per avermi suggerito questa ricetta, mi sembra fantastica!!! Alla prossima cena con amici sicuramente la preparerò :-D E poi sai che soddisfazione preparare un patè di fegato d'oca senza chiamare in causa nessuna povera oca? Meglio di così!!! :-) Buona settimana!

    RispondiElimina
  5. Questo é spettacolare,,adoro le lenticchie credo che siano mooolto meglio del fegato! Tanti auguri!

    RispondiElimina

Un sentito grazie ai lettori che mi lasciano un commento. Non esitate a chiedere se avete qualche dubbio, vi risponderò direttamente nel vostro blog o qui se non avete un blog