giovedì 25 settembre 2014

fiori di stoffa riciclata

Come promesso, eccomi con un'idea regalo molto riciclosa.
Tutti abbiamo vecchie giacche da uomo, vecchie cravatte, vecchie gonne, ben che vada...finiscono nel cassonetto della Caritas, ma che ne dite se le trasformiamo in regali?


Ecco come realizzare un facile bouquet di fiori di stoffa
Non occorre saper cucire!


procuratevi delle stoffe e ritagliate delle strisce di circa 40 cm di lunghezza e 6 cm di altezza
Se le stoffe sono un po' ruvidine è meglio. Ho fatto questo lavoro con le cravatte e se non siete armati di santa pazienza ve lo sconsiglio!

preparate uno stelo con un bottone e del fil di ferro da fiorista.

Arricciate la stoffa attorno allo stelo e fissatela con un giro di altro fil di ferro


Così!

Ora aprite la corolla con le dita


et voila!
Il fiore è pronto per essere inserito nel bouquet


Se volete che il vostro mazzolino sia anche profumato...procuratevi dei gessetti profumati a forma di fiorellino. Preparate lo stelo sempre con fil di ferro e incollatelo sul retro con colla a caldo...


Inserite il bouquet in un vasetto di coccio o un piccolo cestino ed ecco un regalino a costo praticamente zero!

Il fiorellino singolo può essere usato anche come chiudi pacco, ricoprendo lo stelo in fil di ferro con lo scotch verde da fioristi

Buon lavoro!

lunedì 15 settembre 2014

Ogni cosa è illuminata

Non dalla luce dei ricordi del passato, come nel bellissimo film preso a prestito per il titolo di questo post, ma più prosaicamente dal gestore dell'energia elettrica!

Questo è il terzo ed ultimo post sulle mie riflessioni in materia di consumo consapevole, poi non vi tedierò più con le chiacchiere, ma passerò alle sperimentazioni pratiche.

Parco delle Groane al tramonto
La luce...
più propriamente l'energia elettrica...
quando non c'è, ci avete fatto caso?
Il senso di straniamento, il silenzio improvviso (evviva)...
dopo un primo momento di disorientamento, di stupore...
ci accorgiamo che non possiamo fare nulla!
il computer è morto e la connessione internet con lui, spesso anche il telefono se avete un cordless.
Gli elettrodomestici, televisori radio, tacciono.
Acqua calda e riscaldamento off!
Il forno...non va
e se è buio...state brancolando alla ricerca della pila o di una candela.
Cosa resta da fare?
Una passeggiata, un giro in bici, leggere un libro, rammendare qualcosa, dipingere, disegnare, scrivere, usare un frullino a mano, preparare una cena a lume di candela (che non comporti l'uso del forno o di piastre ad induzione, altrimenti siete fregati!) accarezzare il gatto o il cane, giocare a monopoli con i bambini o a carte con il nonno, chiacchierare con il marito, occuparvi del giardino...(divertitevi ad aggiungere altre attività "corrente free")
Ci avete fatto caso?
Un inno alla lentezza! Al tempo ritrovato!
Le attività che non comportano l'uso di energia elettrica sono lente!
ci fanno perdere un sacco di tempo? O ce lo fanno ritrovare?

Dopo queste poetiche riflessioni, mi rendo conto che viviamo in un mondo tecnologico e che...se è bello prendersi una vacanza dai fili elettrici, non si può vivere senza, ma cosa si può fare per affrancarsene un pochino?
A casa, abbiamo installato i pannelli fotovoltaici (che comunque in caso di blackout non funzionano ahahahah!) ma almeno ti permettono l'uso di una energia pulita e autoprodotta e un non trascurabile risparmio sulle bollette (circa due terzi in meno)
Abbiamo anche una stufa a legna, che in caso di emergenza può produrre acqua calda e fungere da fornello e comunque scalda egregiamente l'ambiente in inverno, anche questa con notevole risparmio sulla bolletta del gas, e non ultimo conferisce un'atmosfera calda ed accogliente alla casa!

Altri risparmi energetici...
L'automobile, tanto pratica e veloce, rimane spesso parcheggiata in favore della due ruote a pedali che ho attrezzato di borsoni e cesto per le commissioni e la spesa


Muovermi in bici o a piedi, laddove sia possibile, mi permette di rilassarmi, di non preoccuparmi del parcheggio, di fare esercizio fisico (non guasta mai)

Orto...
nonostante tutto!
Nonostante non abbia il pollice verde, sia in una posizione infelice sotto un ciliegio, non venga concimato, abbia una terra infame ed argillosa!
Nonostante tutto, il poveretto produce ortaggi a km...ops centimetri zero...pochi, ma buoni!


Quest'anno ho avuto una produzione fantastica di zucchine, tre pomodori di numero, qualche cespo di insalata, molti lamponi, qualche fragola, molti peperoncini piccanti, piccantissimi, stra-piccanti ahimé! Del basilico pallido ed emaciato (ma con il maltempo non poteva essere altrimenti!) Un bosco di salvia! Qualche rametto di menta e del timo testone e restio a produrre.

Ecco le mie strategie, ve le ho raccontate, forse non saranno spettacolari, neanche tanto innovative, ma qualcosa fanno. Non sono un'ambientalista estrema e radicale ve l'ho già detto, ma mi piace comunque non rimanere con le mani in mano a subire un consumo imposto e forzato.

Per oggi vi saluto e vi do appuntamento al prossimo post dove vi proporrò 
un lavoretto riciclone!
Bye bye!

lunedì 8 settembre 2014

H2O

Ringrazio tutti per l'entusiasmo con cui avete accolto questa mia iniziativa, le visite e i commenti parlano chiaro e tutto ciò mi rende ancora più consapevole che il desiderio di una svolta di vita più equilibrata, equa e consapevole cova in tutti noi.

Come già vi dicevo non ho intenzione di fare gesti estremi, credo di non esserne nemmeno capace. Non vivrò come un Amish da qui alla prossima estate, quindi non mi vedrete leggere a lume di candela e nemmeno guidare un calessino trainato da un ronzino per muovermi, ma probabilmente mi vedrete in bicicletta.

Ma del risparmio energetico parlerò in una prossima puntata, oggi voglio parlare di acqua



L'acqua che esce così facilmente dal rubinetto di casa in realtà non è così scontata, anche in Italia ci sono zone in cui l'acqua scarseggia, in cui arriva a giorni alterni, in cui non è di qualità eccezionale.
Ho la fortuna di abitare in un comune dove l'acqua è buona, non è particolarmente dura e quindi vale la pena di essere bevuta. Già proprio bevuta!

Perché acquistare tonnellate di acqua chiusa in bottiglie di plastica se non ce n'è un reale bisogno? Perché devo bere dell'acqua del centro Italia? Farla viaggiare su e giù per la penisola consumando carburante e inquinando l'aria?

Avevo...e continuo ad avere un unico capriccio, mi piace l'acqua frizzante! E per tale motivo intasavo il cesto della differenziata con inutili bottiglie di plastica, finché ho scoperto l'aggeggio "frizza-acqua"...


ed ora non ho più scuse! Ho tre bottiglie: due da mezzo litro e una da litro, che si alternano allegramente nel mio frigorifero. Niente più carichi estenuanti al supermercato, bottiglie da smaltire, benzina sprecata. La bombola "fa-bolle" mi dura tre mesi (il vizietto dell'acqua frizzante ce l'ho solo io) Quando è vuota la porto al supermercato dove posso cambiarla con una piena.

Chiare dolci fresche acque


Anche prima di intraprendere questo "cammino ecologico" non bevevo bibite, non mi sono mai piaciute e trovo che non siano affatto dissetanti, dopo un primo refrigerio dato dalla limonata industriale ti ritrovi ad avere ancora più sete.

Così eccovi qualche "ricetta" o meglio sarebbe dire "suggerimento" per delle fantastiche bibite all'acqua assolutamente home made e a basso contenuto di zuccheri.


  • limonata alla menta: Acqua gelata, rametto di menta, fette di limone e limone spremuto. Lasciare in infusione gli ingredienti nel frigo per un'ora
  • tè freddo alla menta: Tè verde, rametto di menta piperita eventuale limone e zucchero (io lo preferisco senza). Mettere in infusione a freddo due bustine di tè verde in mezzo litro di acqua con un rametto di menta, lasciare in infusione nel frigo per almeno un'ora.  Togliere le bustine e servire con fette di limone
  • spritz di mela analcolico: L'ho bevuto per la prima volta in Austria e l'ho trovato gradevolissimo: acqua frizzante gelata, succo di mele limpido o centrifugato. decidete voi quanto far prevalere il sapore di mela, io metto due terzi di mela e un terzo di acqua. Servire freddo con fettine sottili di mela
  • agrumata: spremere il succo di un pompelmo, un limone, un'arancia e diluire con acqua frizzante o non

Sempre in tema acqua, ecco l'elenco delle azioni "virtuose" (alcune vi sembreranno strambe altre scontate) che metto in opera ormai da diverso tempo per cercare di consumare questo bene prezioso in modo ragionato. Non sempre ci riesco, ma ci provo!

igiene personale:
doccia anziché bagno. So che bisognerebbe chiudere il rubinetto mentre ci si insapona, ma riesco a farlo solo d'estate. D'inverno la chiusura repentina dell'acqua comporta un'improvvisa ondata di gelo che mi paralizza nella doccia e per ora non sono ancora così stoica.
perlomeno chiudo il rubinetto quando mi lavo i denti! 
Una cosa che invece non riesco proprio ad applicare è la regola di Bernie Focker nel film Ti presento i miei "La regola è: se è gialla resta a galla, se è marrone tiri lo sciacquone" Forse avrò il naso troppo delicato, ma avere il bagno che olezza di pipì stantia...proprio non ce la fo!

Igiene della casa: Qui inorridirete...lo so! 
Lavo i piatti a mano con poco detersivo, un goccio d'aceto e li sciacquo nella vaschetta contigua riempita di acqua. All'estero tutti lo fanno e nessuno e mai morto per residui di "Svelto" sul vasellame. 
Non ho l'ossessione della casa pulita, lavo i pavimenti solo quando necessitano ed ho solo detersivi basic che uso con parsimonia. Ho provato a realizzare detersivi home made, ma i risultati non mi entusiasmano, salvo per quello da bucato che è fin troppo efficace e quindi adatto al bucato grosso e non ai capi delicati! qui la ricetta 
Faccio lavatrici a pieno carico e poiché nessuno di noi fa lavori ad alto tasso di sporchevolezza  lavo la biancheria quando è sporca e non dopo averla indossata per un ora (a meno che non ci abbia fatto una ignobile patacca!)

altri usi:
non lavo la macchina (con sommo orrore della mia metà)
non annaffio il giardino (Salvo casi di estrema siccità e caldo e solo quando le piante sono in reale pericolo di sopravvivenza)

Spero di non avervi annoiato con questo lungo post, ho cercato di affrontare l'argomento con un po' di leggerezza e se anche voi avete suggerimenti utili che volete condividere sarò felice di leggerli!!
Alla prossima!

giovedì 4 settembre 2014

Verso l'impatto "consapevole"

Cari amici,
eccomi per le solite chiacchiere all'ora del tè.
Avete visto la nuova veste del blog?

L'estate porta consiglio!
Durante la pausa estiva, mentre biciclettavo in compagnia del consorte alla ricerca di more e mele...


mentre passeggiavo lungo il Ticino...

o in Val d'Aosta...
riflettevo su quale svolta dare quest'anno alle pagine del mio blog.

Come già vi ho anticipato nell'ultimo post... ci saranno delle novità e degli esperimenti che ho voglia di condividere con voi. Il blog rimarrà il posto delle chiacchiere, ma sarà un po' meno frivolo (non che io voglia improvvisamente tediarvi!). Rimarranno le ricette ed i lavoretti...ma

ecco appunto...ma!
Come recita il titolo di questo post: verso un impatto consapevole!
Non voglio parlare di impatto zero, che per quel che mi riguarda, a meno che io decida di andare a vivere nuda nella foresta equatoriale e di nutrirmi di bacche e radici, rimane un po' utopistico. Preferisco parlare di impatto "consapevole". Per quanto io mi sforzi, un pochino di impatto lo avrò sempre;  e anche se in questo momento vi scrivo da un computer che sta funzionando grazie all'impianto fotovoltaico, non posso ignorare che questo macchinario per essere stato costruito e un domani per essere smaltito, avrà impattato mica male sul pianeta.

Alla luce di tutto ciò eccomi a parlare con voi di quello che sarà un cammino sperimentale verso una ragionevole decrescita.
No tranquilli, non vi proporrò di ravanare nei bidoni della spazzatura per preparare il pranzo, ne di tagliare a pezzetti i vestiti della Caritas per farvi il cappotto dell'inverno e nemmeno di raccogliere l'acqua piovana in secchi sul balcone per lavare i panni (ma se volete provarci...fatemi sapere!)

Da qui alla prossima estate voglio pormi alcuni obiettivi:

  • ridurre i consumi e quindi non acquistare oggetti di cui non ho bisogno, ma valorizzare quelli che ho, magari rinnovandoli (avete già visto la sedia e la cuccia del cane)
  • autoprodurre i regali e pensierini per gli amici
  • ridurre i consumi di energia
  • cucinare in modo economico e senza sprechi
  • riappropriarmi del tempo e della lentezza (forse la cosa più difficile)
Avete voglia di seguire le mie avventure? (chiamiamole avventure!) 
Avete voglia di scambiare opinioni, pareri ed esperienze? 
Sono qua!
Un abbraccio a tutti voi che mi seguite con affetto e simpatia!!

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