giovedì 24 dicembre 2015

Vita da Presepe: raccontami una storia

Cari amici, potevo lasciarvi alla vigilia di Natale senza un episodio di Vita da Presepe?
Buona lettura!

Maria non si trova...



andiamo a vedere...


Il repertorio di Maria sembra un po' scarsetto e i nostri amici hanno dei suggerimenti...


Auguri di buone feste a tutti!

martedì 22 dicembre 2015

la torta cookies

Siamo ancora in tempo per i regali?
Certamente si!
Con questa semplice ma deliziosa torta farete un figurone.
Infatti non è una torta e non è un biscotto, ma una via di mezzo, potrei dire un biscotto a forma di torta!
Facile, veloce e buono

come si fa:

Torta Cookies

ingredienti per due torte da 20 cm:
fra parentesi le mie varianti


  • 330 g di farina bianca
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato
  • 250 gr di burro morbido (io 200)
  • 300 gr di zucchero a velo (io 100 e vi assicuro che è sufficiente)
  • i semi di mezza bacca di vaniglia
  • 180 gr di cioccolato spezzettato grossolanamente (vedi note)
  • 2 uova leggermente sbattute
  • un pizzico di sale


  1. Potete lavorare tutto a mano, ma nella planetaria risulta tutto meno faticoso
  2. Setacciate la farina con la vaniglia,  il sale e il bicarbonato
  3. lavorate il burro morbido con lo zucchero fino a farlo diventare una spumosa crema chiara
  4. unite le uova e la farina
  5. per ultimo il cioccolato a pezzetti
  6. dividete l'impasto in due parti
  7. foderate due tortiere basse da 19-20 cm con carta forno e stendete l'impasto che risulterà piuttosto colloso, per facilitarvi l'operazione bagnatevi le dita
  8. Lasciate riposare le tortiere pronte una mezz'ora in frigo
  9. Cuocete a 180° per 30 minuti, la superficie deve risultare dorata
  10. lasciate raffreddare le torta e tagliatele in 16 spicchi ciascuna o in otto se siete golosi!


Gustatela il giorno dopo, a causa della ricchezza di burro deve riposare!
Altrimenti confezionatela e regalatela!


Note:

Zucchero: la ricetta è americana e la quantità di zucchero la reputo a dir poco spaventosa! Pur riducendola a soli 100 gr l'equilibrio è buono, anche perché ho utilizzato un cioccolato nocciolato che è già dolce di suo

mix burro e uova: Se gli ingredienti non sono perfettamente alla stessa temperatura è facile che la crema di burro e zucchero cominci a stracciarsi con l'aggiunta delle uova, per ovviare all'inconveniente e perché non ho mai gli ingredienti alla stessa temperatura adotto due trucchi: Sbatto leggermente le uova e unisco al mix di burro e zucchero un cucchiaio di farina prelevata dalla dose della ricetta

Cioccolato: utilizzate quello che preferite: fondente extra (forse è meglio aumentare un po' lo zucchero) Gianduja o gianduiotti a pezzetti, nocciolato, al latte. al caramello ecc...

Stampi: potete usare un' unica teglia da pizza e fare un biscottone gigante, oppure usare una teglia rettangolare da lasagna e tagliare il dolce a quadrotti anziché a spicchi

Carta forno: ho preparato due volte questo dolce, alla prima tornata avevo imburrato e infarinato gli stampi per avere il dolce di forma regolare, ma nonostante burro e farina, il biscotto si è abbastanza attaccato e ho faticato ad estrarlo, con la carta forno viene un po' meno bello ma non rischiate di romperlo, anche perché è molto friabile




venerdì 11 dicembre 2015

Vita da Presepe "L'incubo 2"

Avevamo lasciato Maria e Giuseppe al difficile compito di trovare casa.
Sembra l'abbiano trovata ed ora si concedono il meritato riposo...


ma all'improvviso...


un terribile incubo viene a turbare il sonno di Giuseppe!!


Giuseppe balza sul letto, svegliando Maria...


"Peppino caro, che succede, mi hai fatto spaventare!"
"Marietta mia, UN INCUBO! ho sognato che mi avevano clonato e mi vendevano in serie per quattro soldi all'ipermercato degli schiavi...avevo un'aria così afflitta!
Brrrrr se ci penso mi vengono ancora i brividi"


"Peppe tesoro, ti avevo detto di non pasticciare dopo cena! Tutti quei torroncini al sesamo, i datteri e i fichi secchi...ti saranno rimasti sullo stomaco! Vieni, andiamo in cucina ti preparo un bel tè caldo e ci metto anche due bei cucchiai di manna!"



Note:
Eh si! Giuseppe la manna non la può proprio vedere!
Per chi si fosse perduto gli episodi sull'odiata manna: qui e qui

Perché L'incubo 2? Perché esiste l'episodio uno. Lo trovate qui

giovedì 3 dicembre 2015

Vita da presepe: AAA cercasi capanna

Cari amici eccoci arrivati a dicembre.

Come ogni anno, tornano gli appuntamenti con

Vita da Presepe

la sitcom del presepe pazzerello del mio blog 


Quest'anno vi terrà compagnia a partire da oggi fino all'epifania.

Eccovi quindi il primo episodio della quinta stagione

AAA CERCASI CAPANNA

"Maria sei pronta?"
"Un attimo Giuseppe, mi ritocco il trucco."
"Abbiamo appuntamento con l'agente di Tecnocapanna."
"Ancora quello li! Lo sai che tenta sempre di rifilarci delle sole di case!"
"Ma Marietta, senti questa prima proposta: Luminoso e ben arieggiato open space, piano alto. 
non mi sembra male"


"Luminoso è luminoso...arieggiato...pure"


"Ah no Giuseppe! Proprio no! Mi sento in galera!"
"Non hai tutti i torti!"

"Marietta, andiamo al secondo appuntamento?"
"Cosa dice l'annuncio?"
"Dimora storica,  calda e accogliente, parete stupendamente affrescata!"
"Sembrerebbe meglio del chiamiamolo Openspace"


"Ah Giuseppe, questo mi piace proprio!"
"Ehm, Mariuccia, è un po' costosetto...per via dell'affresco"
"Ma se è di un artista emergente!"
"Si ma pare sia già molto quotato, e poi Maria, a dirla tutta... a me l'arte moderna non piace così tanto!"

"Ci rimane l'ultima proposta: monolocale, ampia vetrata, adatto per brevi soggiorni"
"Tutto sommato dobbiamo restarci solo per un mesetto"


"Peppino, qui si rasenta il ridicolo!"
"Si Mariuzza, esci... aspetta che ti aiuto"

"Lo sapevo io, Tecnocapanna non ha mai delle buone inserzioni! Eppure con la crisi del settore immobiliare, pensavo in qualcosa di meglio!!"
"Ci toccherà affittare di nuovo la capanna, quella con il riscaldamento autonomo e i materiali ecocompatibili"
"Sai cosa ti dico Giuseppe, alla luce di quello che abbiamo visto, mi sembra ancora la proposta migliore! Anche se...la casa con l'affresco, non mi dispiaceva. Come hai detto che si chiama l'artista che lo ha dipinto?"
"Ehm...Leonardo da qualcosa, non ricordo bene"

note:
Per chi volesse leggere gli episodi delle stagioni precedenti:
Nel sommario a destra, cliccate su Vita da presepe

per gli amici che mi chiedono dove ho comprato le statuine:
Sono piuttosto datate, le comprai parecchi anni fa, credo da Esselunga

giovedì 26 novembre 2015

sketchbook

Cos'è?
Un quadernetto

artistico...
più o meno.
A cosa serve?
Non lo so
o meglio...
a nulla in particolare, se non a creare delle immagini totalmente libere.
Ecco si, ad uno sketchbook non occorre dare un senso, non risponde a regole precise.
Non è una raccolta di ricordi di viaggio come il Carnet de voyage, non è nemmeno un diario artistico come l'art journal.
E' un po' il quadernetto degli appunti, ma per immagini.
Nei miei sketchbook c'è veramente di tutto

fantasie di gatti...


foglie d'autunno...


moda...si fa per dire!


pause caffè...


e pause di riflessione...


cruciverba svitati...


e lavori in corso.

Un mix di tecniche, tutto è permesso: dal ritaglio all'acquarello; dal pastello al collage dei materiali più svariati; dalla lista della spesa alle citazioni più colte.
Credo che lo sketchbook sia un esercizio mentale più che una prova d'arte. Un momento creativo libero come lo sono i sogni. Forse potrei chiamarlo sogno ad occhi aperti, e come i sogni ha il potere di ritemprare la mente, di trovare spazi per evadere e per trovare percorsi che non hanno attinenza con la realtà, ma ne hanno con le sensazioni, con il sentimento.

Avete voglia di iniziare uno sketchbook? Ne avete già uno?
Per cominciare basta un quadernetto da pochi spiccioli, tenetelo in borsa insieme ad un piccolo astuccio con poche matite...l'ispirazione quando arriva...arriva!

domenica 1 novembre 2015

Buzzzz buzzzzz insetti non molesti!

Chi ama gli insetti?
Alzate la mano...hum non vedo mani alzate!
Eppure ci sono un sacco di insetti simpatici, sentite qua:
le api che fanno del buonissimo miele
le farfalle con i loro bei colori
le coccinelle che portano fortuna insieme agli scarabei
I ragni che fanno il solletico (ah no? non vi piacciono?)

Bene ho capito, gli insetti non sono nella top ten delle simpatie, in genere fanno paura, pungono, sono fastidiosi e a volte fanno anche un po' ribrezzo, soprattutto se li guardate da vicino!
Ma oggi ho deciso di farvi giocare proprio con loro.

Hei non scappate!!!
Questi sono insettini simpatici!



pure chiacchieroni e coloratissimi!
E costruirli è proprio divertente

Materiale occorrente:
poca roba!


  • Un quadratino di carta velina colorata
  • un pezzettino di stagnola da appallottolare
  • del cordino dorato o argentato
  • alcuni pezzetti di carta brillante, crespa, da regalo ecc...
  • forbici e scotch

Accartocciate la stagnola e formate una specie di arachide (un po' più grande)
Avvolgetela nella velina, e formate anche il pungiglione dell'insetto (niente paura, non è pericoloso eheheheh)


Fissate il cordino argentato ad una estremità del corpo con un pezzettino di scotch e "mumificate" l'insetto, fissate anche l'altra estremità sempre con il nastro adesivo.


Ora dovrete costruire le ali da piccoli frammenti di carte lucide o altro a vostra scelta.
sagomatele e fissatele al corpo dell'insetto annodandole o...


fissandole con bi-adesivo.
disegnate o applicate due occhietti...

et voila! gli insetti sono pronti.
Ora divertitevi a fabbricarne altri con colori e alette diversi.


A cosa servono?
Assolutamente a nulla!
Potete giocare a tirarveli dietro...
potete applicarli sulle piante d'appartamento,
usarli come chiudipacco, segnaposto.
Incollarli su una molletta di legno per chiudere il sacchetto dei biscotti o fermare degli appunti.
Metterli in un barattolo e rimirarli.
Usarli per raccontare delle storie ai bambini
o come nettaorecchie (no sto scherzando, cancellate quest'ultimo suggerimento!)

Alla prossima!

lunedì 19 ottobre 2015

topi di campagna e topi di città

Cari amici,
Halloween si avvicina, ma non ho voglia di proporvi, streghe, ragni, zucche e fantasmi.
Però essendo Halloween bisogna pur creare qualcosa di vagamente ributtante, perlomeno inquietante e che faccia un po' paura...
TOPI!
Quest'anno potremmo riempire la casa di topi!
Niente paura sono topini simpatici e anche riciclosi.
Ve li propongo in due versioni, ecco i primi:


Cosa occorre?



  • anime di cartone della carta igienica
  • avanzi di cartoncino resistente (imballaggi delle merendine, scatole di pasta, dorsi di album da disegno, ecc)
  • avanzi di carte da regalo o riviste e altri cartoncini colorati
  • occhi adesivi
  • pastelli
  • forbici 
  • colla  
  • punti metallici


Ritagliate dal cartoncino semirigido le parti del topo: orecchie e coda (nella foto mancano), muso, piedi (praticate due piccoli intagli per l'incastro) e da un cartoncino nero: dei baffetti,


Sempre dal cartoncino grigio semirigido ritagliate anche le braccia.
Con un pastello colorate le zampette, l'interno delle orecchie, due guanciotte rosa, disegnate la bocca e le dita dei piedi.
Applicate il muso ricordandovi di inserire i baffetti all'interno.
Ritagliate una striscia di carta fantasia per l'abito e due pezzetti per le maniche.
Applicate tutto come nella foto.
Se la colla non è abbastanza a presa rapida, rinforzate con qualche punto metallico.
Incollate anche gli occhi adesivi.


Divertitevi a variare le espressioni e gli abitini ai topolini!

Ora passiamo ad una versione collage.
Simpatici topi nella fognatura!
Un lavoretto più semplice adatto ai bambini più piccoli




Prendete delle vecchie riviste e tagliate delle strisce, tutte delle stesse dimensioni (saranno le tubature)
Prendete un cartoncino colorato per lo sfondo...


Da altre pagine di giornale ritagliate i raccordi...



Incollate come più vi piace il vostro reticolo di tubature

Ed ora popoliamo la fognatura (ricordatevi, è un lavoro di Halloween, quindi deve essere un po' schifosetto!)


Da avanzi di cartoncini colorati ritagliate delle forme più o meno a goccia per i corpi dei topi, delle gocce più piccole per le orecchie e ritagliate anche code e zampette.
Incollate i topini qua e la.


Con un pennarello disegnate la pelliccetta,  musini e occhietti.
Ora potete appendere il Vostro collage toposo per spaventare gli ospiti!

lunedì 21 settembre 2015

Il tempo delle mele e la sua torta

Cari amici,
l'autunno è alle porte, ed è una stagione che amo molto (insetti a parte). Amo i colori caldi delle foglie, le giornate più fresche che ti invitano ad arrotolarti una sciarpetta intorno al collo e ad indossare una giacca leggera.
Ho l'impressione che l'autunno mi renda più creativa, ed è probabilmente ancora merito di quei colori che vanno dall'oro al rosso porpora, dai verdi sottobosco ai beige più tenui. Quando anche delle semplici foglie secche cadute sul marciapiede disegnano un quadro.

Ma quello che amo dell'autunno sono anche i suoi frutti.
Tornano le zucche e le castagne; i cachi, le mele e l'uva.


E allora perché non salutare l'arrivo dell'autunno e delle prime mele succose e croccanti con una bella torta di mele?
Una torta così morbida, da non lasciare dubbi sul tagliarne o meno una seconda fetta.
Eccovi quindi la ricetta della:

Torta morbidissima alle mele




Ingredienti:

225 gr di farina bianca
10 gr di lievito in polvere
110 gr di burro (era 125)
150 gr di zucchero (era 200)
2 uova
200 ml di yogurt compatto al naturale non dolcificato
4 mele grandi o 6 piccole
un pizzico di sale









Procedimento

  • preriscaldare il forno a 180°
  • sbattere a crema spumosa il burro morbido e lo zucchero
  • unire le uova a temperatura ambiente una alla volta 
  • unire la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale alternandola allo yogurt
  • unire 3 mele pelate e tagliate a tocchetti, la quarta tagliatela a fettine e usatela per decorare la torta
  • rivestite una teglia rotonda con carta forno e versate il composto, 




  • decorate con le fettine di mela e se volete, con un cucchiaio di zucchero di canna e un pizzico di cannella
  • Infornate per almeno 50'
  • sfornate e lasciate raffreddare, potete aggiungere una spolverata di zucchero a velo per un tocco più festivo (si fa per dire)


note: 
ho utilizzato lo stesso impasto per realizzare una torta pere cacao, sostituendo 25 gr di farina con lo stesso peso di cacao amaro e sostituendo le quattro mele con tre pere

Prossimamente utilizzerò ancora questa ricetta per una torta variegata con crema di nocciole omettendo la frutta

mercoledì 9 settembre 2015

La caponatina light

Fa poca voglia sentire la parola light, lo so.
Ma questa è una ricetta che mi sento di proporvi, perché a dispetto del light, è proprio buona!
L'ho presa dal libro "La dieta Montignac".
Un libro al quale ricorro quando qualche chilo di troppo decide di piazzarsi sul girovita. Non è una dieta che fa morir di fame ed è anche abbastanza equilibrata.

Ma bando alle ciance , eccovi la ricetta. Occorre prepararla in due tempi. L'intingolo per primo e le melanzane il giorno dopo e se la mangiate riscaldata, è ancor più buona.


Occorrente:
1 melanzana grossa
1 gamba di sedano grande
1 spicchio d'aglio
1 scalogno
qualche pomodoro perino (decidete quanti volete vederne nel piatto)
una manciata di olive verdi snocciolate
una cucchiaiata di capperi dissalati
un cucchiaio di aceto balsamico di buona qualità (vedi note)
sale pepe e olio extra q.b.

Come prima cosa preparate la salsa
Soffriggete delicatamente, senza far dorare: l'aglio, lo scalogno tritato finemente e il sedano tagliato a fettine
sbollentate i pomodori, pelateli e tagliateli a filetti, ma conservate il succo.
Unite il succo dei pomodori al soffritto e fatelo ridurre un po'.
Unite i pomodori e l'aceto balsamico. Poco dopo anche olive e capperi, regolate di sale e lasciate cuocere per una decina di minuti. Spegnete e lasciate raffreddare.
Mettete via la salsa e usatela il giorno dopo affinché i sapori si amalgamino per bene.

Il giorno dopo preparate la melanzana tagliandola a cubotti grossolani.
Salate i cubotti e lasciateli a perdere l'amaro in un colapasta, poi risciacquateli e tamponateli con uno strofinaccio.
Ungete una pirofila e cuocete in forno la melanzana (non salatela più)

Quando sarà cotta conditela con la salsa preparata il giorno prima e lasciate riposare per qualche ora prima di servire. E' buona a temperatura ambiente o anche leggermente tiepida.

Note:
Le mie dosi sono un po' a muzzo, potete aumentare le melanzane o gli ingredienti che vi piacciono di più, tenendo conto di quanto impatteranno sul risultato finale.  Ad esempio se riempite la caponata di capperi e olive poi vi servirà un estintore per placare la sete

Il sapore dell'aglio mi piace, ma non mi piace che si ripresenti tutto il giorno, quindi lo lascio intero e lo tolgo a fine cottura

Ho sostituito l'aceto tradizionale con aggiunta di zucchero, come suggerito dalla ricetta originale, con il balsamico già naturalmente dolce e più aromatico. Non mi stancherò mai di consigliarvi di non lesinare sulla qualità del balsamico. Costa, ma sono soldi spesi bene!

Ho mondato la melanzana togliendo anche alcune strisce di buccia, ma voi fate come preferite.

Potete servirla come antipasto con del pane arabo o della focaccia, ma anche come contorno.

domenica 30 agosto 2015

Veggiestan, nuove scoperte in cucina

Avevo adocchiato questo libro tempo fa, durante una delle mie frequenti scappate in libreria. L'avevo sfogliato distrattamente, insieme a diversi altri, l'avevo riposto sullo scaffale classificandolo come "non male, ci faccio un pensierino"

A distanza di un paio di mesi sono tornata in libreria. Il libro era ancora li, l'ho sfogliato meglio, decisamente non male! Lo compro!

Così sono tornata a casa con il mio bel libro di cucina vegetariana mediorientale.


Ogni ricetta è corredata di aneddoti, spiegazioni e racconti dell'autrice: Sally Butcher, che a Londra gestisce un negozio specializzato in cibi iraniani "Persepolis"
Così mi sono immersa nella lettura e nei profumi orientali.

Non stupitevi se prossimamente vi tampinerò di fascinose ricette da mille e una notte!

Cominciamo con questo:


Sabzi è il termine che indica gli odori e Pulao significa semplicemente riso.
Ammetterete che un "sabzi pulao" ha un discreto appeal rispetto ad un comune "riso agli aromi"

La ricetta lascia quindi spazio a diverse interpretazioni e diverse farciture.
Quello che caratterizza il piatto è la cottura del riso, che in Iran viene effettuata con uno speciale cuociriso che conferisce una deliziosa crosticina croccante al tortino.
Per ottenere la medesima crosticina senza cuociriso, ho ripiegato sulla nostra tecnica "al salto" con un risultato soddisfacente.

Sabzi Pulao

200 gr di riso basmati
sale
olio extra vergine e una noce di burro

per il ripieno:
1 cipolla piccola tritata
1 zucchina grande grattugiata
1 carota piccola grattugiata
alcuni pomodorini ciliegia
1 scatola di ceci lessati
scorza e succo di un limone non trattato
mezza bustina di zafferano
olio sale e pepe

Sciacquate e lessate al dente il riso basmati. Scolatelo molto bene e lasciatelo un po' nel colino.
Nel frattempo preparate le verdure:
tritate finemente la cipolla e fatela appassire nell'olio, unite zucchina e carota grattugiate, poi i pomodori, lo zafferano sciolto in poca acqua calda. Aggiungete anche il succo di limone, e i ceci ben sciacquati e scolati.
Lasciate cuocere l'intingolo per qualche minuto ancora, la preparazione deve rimanere abbastanza "lenta" Profumate con la scorza di limone grattugiata e mettete da parte.

Riprendete il riso. Fate sciogliere una noce di burro in una padella antiaderente con un cucchiaio di olio extra.
versate metà del riso nella padella e stendetelo bene. Unite la farcitura di verdure e coprite con il restante riso fino a formare un tortino che lascerete sul fuoco finché si formerà il tahdik (la crosticina appunto)
Capovolgete il tortino in un piatto da portata e servite ben caldo.
E' un piatto unico ricco di tutto ciò che serve per un menù equilibrato!

note: 
In Medio Oriente il riso prende il posto del pane e in questo libro si dedicano molte pagine alle sue varietà e alla sua cottura. Ma io sono una persona un po' spiccia e arrangiona, quindi l'ho banalmente lessato e poi ripassato in padella, non vogliatemene

per la farcia potete variare tranquillamente le verdure a seconda delle stagioni e dei vostri gusti. Personalmente, la prossima volta che proverò questa ricetta servirò il ripieno a parte, poiché il riso ha assorbito gran parte dell'intingolo lasciano la pietanza un po' asciutta.


lunedì 24 agosto 2015

Carnet de voyage: Jardins de Bretagne

I giardini mi sono sempre piaciuti.
Quando passeggio in un giardino ben curato e pieno di fiori, mi sento una regina.
Si lo so, è una cosa stupida, ma è così, mi accontento di poco.

Quindi oggi vi propongo di seguirmi, indossate mantello e corona e entriamo al Thabor, il giardino pubblico di Rennes che si estende su dieci ettari mescolando gradevolmente lo stile francese con quello inglese.


Originariamente il giardino era attiguo all'abbazia di St. Melainee proprietà dei monaci, poi è stato ingrandito, reso pubblico e dotato anche di una parte adibita a giardino botanico.


Molto ben curato offre deliziosi angoli...


aiuole variopinte...


distese di fiori...


Passeggiare in questo giardino non è affatto noioso...


Ogni svolta offre un'inquadratura diversa in uno scenario da favola


Nella parte adibita a giardino botanico trovate un'infinità di rose profumate e magnifiche



ma anche...


Una enorme voliera con ogni sorta di pappagallini e canarini.

Si sa, le passeggiate mettono appetito, soprattutto quelle in mezzo alla natura.
E' ora di merenda...
che ne dite di una semplice, ma gustosa, omelette au pommes?
Si fa in un momento ed è la merenda degna di una...regina!


Per due porzioni:

2 uova
1 mela grossa
una manciata di uvetta ammollata nel rum
una noce di burro
Cointreau mezzo bicchierino
un pizzico di sale
due cucchiai di zucchero di canna scuro
un po' di zucchero a velo per decorare

iniziamo con la mela: dopo averla pelata e tagliata a cubetti, rosolatela nel burro, bagnatela con il Cointreau e cospargetela con le due cucchiaiate di zucchero di canna. Lasciatela caramellare e poco prima della fine cottura unite l'uvetta ammollata.
Tutta questa operazione potete farla in anticipo, anche il giorno prima.

Sbattete le due uova con un pizzico di sale.
Sciogliete un' altro pochino di burro in una padella e versate le uova. Non lasciatele rapprendere del tutto, quando l'omelette è ancora semiliquida, unite la preparazione di mele.
Chiudete l'omelette su se stessa e lasciatela rapprendere ancora un po', il segreto è far rimanere l'interno ancora leggermente "bavoso" passatemi l'orribile termine!

Sistematela in un piatto e cospargetela con zucchero a velo. Servitela calda!

Note:
Les omelettes: in Francia sono un piatto nazionale, sia dolci che salate. In alternativa a quella proposta,  potete farne una rapidissima: l'omelette confiture. Il suo ripieno consta di semplicissima marmellata.

cottura: è importante che l'omelette sia morbida all'interno, altrimenti diventa una frittata, e qui sta la grande differenza!

LinkWithin

Blog Widget by LinkWithin