Il pettirosso.
Come non amare questo paffuto uccelletto?
Un pettirosso fa subito Natale o perlomeno...inverno, neve, freddo.
Sono impazzita?
No, volevo solo farvi prendere parte ai processi mentali che accompagnano le mie ispirazioni.
Ai processi mentali di solito seguono i bozzetti...
che finiscono sull' "Art diary" ...
Dai bozzetti nascono altri pensieri e applicazioni.
Cosa nasce da un pettirosso?
Prendiamo del feltro, ancora i cerchietti di legno (ne ho una scatola piena...dovrò pur utilizzarli! ahahahah) e ancora le mollette (vedi qui)
Con un paio di forbici, poca colla vinilica e un pennarello acrilico...
Voilà!
Tre simpatici uccellini per chiudere i vostri pacchettini di Natale o semplicemente il sacchetto dei biscotti, o per appendere ad un filo tanti bigliettini con aforismi per decorare casa durante l'inverno.
Per lasciare un "tweet" a chi amate!
La "Robin bird inspiration" non finisce qui...
Alla prossima!
venerdì 27 settembre 2013
mercoledì 25 settembre 2013
Un tranquillo pomeriggio in campagna...
La passeggiata di oggi conclude la carrellata di foto francesi.
Un giretto tranquillo...
venite con me?
faremo un giretto nelle campagne...senza una meta precisa.
Ci fermeremo dove ci porta la voglia di pace e serenità...
In un silente cortile di Trémolat...
dove incontreremo un gatto curioso...
se siamo un po' stanchi possiamo sederci su un muretto fiorito...
o su uno più rustico!
possiamo passeggiare per antiche stradine...(Pradelles)
o in lussureggianti giardini... (Chateau de Bourdeilles)
sederci su una scalinata...(Crest)
comprare un animalino in terracotta...(Domme)
o entrare in una vecchia libreria.
Camminare naso all'aria per ammirare i fiori appesi ai lampioni...
o sulla facciata di un palazzo comunale...
possiamo fare due chiacchiere con una mucca...
E se proprio siamo stufi di scarpinare...
fermarci per un fragrante croissant!
Le escursioni sono finite...prossimamente si torna al lavoro con qualche piccola idea regalo!!
Un giretto tranquillo...
venite con me?
faremo un giretto nelle campagne...senza una meta precisa.
Ci fermeremo dove ci porta la voglia di pace e serenità...
In un silente cortile di Trémolat...
dove incontreremo un gatto curioso...
se siamo un po' stanchi possiamo sederci su un muretto fiorito...
o su uno più rustico!
o in lussureggianti giardini... (Chateau de Bourdeilles)
sederci su una scalinata...(Crest)
comprare un animalino in terracotta...(Domme)
o entrare in una vecchia libreria.
Camminare naso all'aria per ammirare i fiori appesi ai lampioni...
o sulla facciata di un palazzo comunale...
possiamo fare due chiacchiere con una mucca...
E se proprio siamo stufi di scarpinare...
fermarci per un fragrante croissant!
Le escursioni sono finite...prossimamente si torna al lavoro con qualche piccola idea regalo!!
martedì 24 settembre 2013
A spasso con eli: Les villages perchés du Périgord
Cari amici,
vi lascio l'ultimo post delle mie vacanze estive. Lo dividerò in due parti per non dilungarmi troppo,
siamo sempre nel Périgord, ma questa volta, aggrappati alle fiancate delle rocce!
Nella seconda parte del post, che vi proporrò nel corso della settimana, ci inoltreremo nelle campagne, lontano dai percorsi turistici più gettonati.
I due villages perchés di oggi, invece, sono fra i più visitati della zona.
La Roque Gageac
Questo curioso paesino è letteralmente aggrappato alle rocce, è noto anche come villaggio dorato a causa del colore delle pietre che nella luce del tramonto paiono appunto dorate.
Strette stradine...
vi conducono a scoprire...
scorci panoramici suggestivi...
colorate fioriture che si stagliano contro la roccia...
case che sembrano sbocciare dalla parete rocciosa (ci abitereste sotto quel masso incombente?)
Rocamadour
Due parole prima di mostrarvi le fotografie.
Rocamadour è meta di pellegrinaggi ed è estremamente turistica. Ci siamo arrivati nel momento peggiore: In Agosto; nel tardo pomeriggio, quando il villaggio è totalmente in ombra! In una giornata afosa che conferisce alle foto una nebbiolina grigiastra e quando il numero dei turisti è tale da toglierti la poca aria rimasta.
Le foto sono pesantemente ritoccate nel tentativo di restituire un po' di magia al luogo!
Al villaggio di Rocamadour si può accedere solo in due modi: in ascensore partendo dal Castello situato in cima alla roccia o dall'unica strada situata ai piedi della Cittadella sacra.
Ovviamente abbiamo "scelto" la via più scomoda. Dal punto dove ho scattato la foto di cui sopra, siamo scesi a piedi e risaliti altrettanto a piedi fino alla chiesa del Castello che vedete sulla cima.
Dopo una ripidissima discesa eccoci nella parte bassa di Rocamadour, che consiste in un'unica strada super-affollata e piena di negozietti di souvenirs...
Anche qui gli edifici sono addossati alla parete...
Qui sopra, il palazzo fortificato dei Vescovi a cui si giunge...
salendo la Santa Scala (questa è solo una piccola rampa) ...che andrebbe percorsa a ginocchioni! Ma come potete vedere, quei tempi sono finiti, ora si sale eretti e possibilmente con un gelato di conforto :)
Ed eccoci giunti in cima! Il castello si trova in posizione propizia per una fotografia che non necessita di troppi ritocchi. Ora non ci resta che scarpinare fino all'auto rimasta parcheggiata mooooolto lontano.
Ahahahahahah!
Per oggi è tutto, vi do appuntamento tra qualche giorno per un piacevole giretto in campagna!
vi lascio l'ultimo post delle mie vacanze estive. Lo dividerò in due parti per non dilungarmi troppo,
siamo sempre nel Périgord, ma questa volta, aggrappati alle fiancate delle rocce!
Nella seconda parte del post, che vi proporrò nel corso della settimana, ci inoltreremo nelle campagne, lontano dai percorsi turistici più gettonati.
I due villages perchés di oggi, invece, sono fra i più visitati della zona.
La Roque Gageac
Questo curioso paesino è letteralmente aggrappato alle rocce, è noto anche come villaggio dorato a causa del colore delle pietre che nella luce del tramonto paiono appunto dorate.
Strette stradine...
vi conducono a scoprire...
scorci panoramici suggestivi...
colorate fioriture che si stagliano contro la roccia...
case che sembrano sbocciare dalla parete rocciosa (ci abitereste sotto quel masso incombente?)
Rocamadour
Due parole prima di mostrarvi le fotografie.
Rocamadour è meta di pellegrinaggi ed è estremamente turistica. Ci siamo arrivati nel momento peggiore: In Agosto; nel tardo pomeriggio, quando il villaggio è totalmente in ombra! In una giornata afosa che conferisce alle foto una nebbiolina grigiastra e quando il numero dei turisti è tale da toglierti la poca aria rimasta.
Le foto sono pesantemente ritoccate nel tentativo di restituire un po' di magia al luogo!
Al villaggio di Rocamadour si può accedere solo in due modi: in ascensore partendo dal Castello situato in cima alla roccia o dall'unica strada situata ai piedi della Cittadella sacra.
Ovviamente abbiamo "scelto" la via più scomoda. Dal punto dove ho scattato la foto di cui sopra, siamo scesi a piedi e risaliti altrettanto a piedi fino alla chiesa del Castello che vedete sulla cima.
Dopo una ripidissima discesa eccoci nella parte bassa di Rocamadour, che consiste in un'unica strada super-affollata e piena di negozietti di souvenirs...
Anche qui gli edifici sono addossati alla parete...
Qui sopra, il palazzo fortificato dei Vescovi a cui si giunge...
salendo la Santa Scala (questa è solo una piccola rampa) ...che andrebbe percorsa a ginocchioni! Ma come potete vedere, quei tempi sono finiti, ora si sale eretti e possibilmente con un gelato di conforto :)
Ed eccoci giunti in cima! Il castello si trova in posizione propizia per una fotografia che non necessita di troppi ritocchi. Ora non ci resta che scarpinare fino all'auto rimasta parcheggiata mooooolto lontano.
Ahahahahahah!
Per oggi è tutto, vi do appuntamento tra qualche giorno per un piacevole giretto in campagna!
giovedì 19 settembre 2013
Molletta orsetto
Ve lo avevo promesso.
Cominciamo a pensare a qualche pensierino per Natale.
Di quelli facili facili, alla portata di tutti.
Come questo...
Una tenera testina d'orso ricavata da una fettina di legno e applicata su una molletta da bucato.
Per chiudere i vostri pacchettini...
Da usare come segnaposto...
Da regalare in serie: mamma orso, papà orso e bimbo orso...
Cosa occorre?
poca roba!
Come fare?
I cerchi del legno vi aiuteranno a delineare il muso dell'orso che dipingerete di rosa.
Con il pennarello nero disegnate occhi e naso (se volete potete dare un tocco di luce al nasetto con della pittura bianca e tracciare una cucitura con un pennarello extra fine nero sempre sul muso)
Dal feltro ritagliate due orecchiette che incollerete con la colla vinilica
Lasciate asciugare sotto un peso.
Incollate la testina pronta sulla molletta sempre con la colla vinilica e lasciate asciugare.
note:
i cerchi in legno forse sono la cosa meno facile da trovare (alcuni colorifici li tengono) potete sostituire con dei cerchi in sughero o dei cerchi in cartoncino molto spesso.
Io li avevo trovati da OVS qualche anno fa.
Se non ve la sentite di dipingere potete ricavare il musetto rosa dell'orso da un cerchietto di cartoncino sottile o da un ulteriore pezzetto di feltro (ma in questo secondo caso usate una perlina nera per il naso, la pittura non attacca al feltro!!)
Buon divertimento!!
Continuate a seguirmi, nelle prossime settimane...altre idee regalo!!
Cominciamo a pensare a qualche pensierino per Natale.
Di quelli facili facili, alla portata di tutti.
Come questo...
Una tenera testina d'orso ricavata da una fettina di legno e applicata su una molletta da bucato.
Per chiudere i vostri pacchettini...
Da usare come segnaposto...
Da regalare in serie: mamma orso, papà orso e bimbo orso...
Cosa occorre?
poca roba!
- Un cerchietto di legno
- Una molletta sempre in legno
- un pezzetto di feltro
- un pennarello acrilico nero
- poca pittura colorata rosa (se non siete pratici con i pennelli leggete le note a piè di pagina)
- colla vinilica
- forbici
Come fare?
I cerchi del legno vi aiuteranno a delineare il muso dell'orso che dipingerete di rosa.
Con il pennarello nero disegnate occhi e naso (se volete potete dare un tocco di luce al nasetto con della pittura bianca e tracciare una cucitura con un pennarello extra fine nero sempre sul muso)
Dal feltro ritagliate due orecchiette che incollerete con la colla vinilica
Lasciate asciugare sotto un peso.
Incollate la testina pronta sulla molletta sempre con la colla vinilica e lasciate asciugare.
note:
i cerchi in legno forse sono la cosa meno facile da trovare (alcuni colorifici li tengono) potete sostituire con dei cerchi in sughero o dei cerchi in cartoncino molto spesso.
Io li avevo trovati da OVS qualche anno fa.
Se non ve la sentite di dipingere potete ricavare il musetto rosa dell'orso da un cerchietto di cartoncino sottile o da un ulteriore pezzetto di feltro (ma in questo secondo caso usate una perlina nera per il naso, la pittura non attacca al feltro!!)
Buon divertimento!!
Continuate a seguirmi, nelle prossime settimane...altre idee regalo!!
domenica 15 settembre 2013
La torta magica...ebbene si!
Potevo resistere all'incanto?
Al richiamo delle sirene di Ulisse?
Alla malia del triplo strato?
Alla magia della diversa consistenza!
All'allegra ondata travolgente di questa ultima moda?
Ovviamente no!
Quindi eccomi qua con la mia torta magica!
Che poi mia non è, anzi, direi che mi sono attenuta scrupolosamente alla ricetta originale...ma qual'è la ricetta originale? da dove arriva? Se qualcuno lo sa, attendo lumi!
Comunque la ricetta è una sola ed è sempre la stessa, eccola, per chi ancora non ha provato questa magia dalle tre consistenze diverse di un unico impasto!!
La torta magica
115 gr di farina 00
4 uova separate
1 cucchiaio di acqua fredda
150 gr di zucchero semolato
125 gr di burro fuso freddo
i semini di mezza bacca di vaniglia (la corteccia della bacca mettetela in infusione nel latte caldo)
500 ml di latte intero caldo
4 gocce di aceto bianco
1 pizzico di sale
una teglia quadrata di 20 cm di lato e carta forno
Scaldate il latte (non deve bollire) e mettete in infusione la corteccia della bacca di vaniglia, tenete da parte.
Nella planetaria, o con le fruste elettriche o con olio di gomito, montare a spuma i tuorli con lo zucchero
aggiungere un cucchiaio di acqua ben fredda e continuare a montare
unire il burro fuso freddo, i semi di vaniglia e montare ancora.
Unire la farina setacciata e mescolare accuratamente senza formare grumi.
Unite il latte caldo ma non bollente e continuate a mescolare, otterrete una pastella molto lenta (una brodazza per intenderci)
In un'altra ciotola a bordi alti incominciate a montare le uova e quando iniziano a schiumare aggiungete le quattro gocce di aceto, continuate a montare fino ad ottenere una neve ancora un po' lucida (quindi ben montata ma non fermissima)
Unitela alla brodaglia con un frustino a mano per non smontarla e trasferite il tutto nella teglietta quadrata rivestita con carta forno
Cuocete per un'ora in forno a 160°
Di questa torta trovate la ricetta ovunque e anche dei praticissimi video su you tube!
Esiste anche la versione cioccolatosa. Dovete semplicemente sostituire i 115 gr di farina con 50 di cacao amaro e 65 di farina.
Provatela, ne vale la pena... a casa mia è sparita in un lampo!
Al richiamo delle sirene di Ulisse?
Alla malia del triplo strato?
Alla magia della diversa consistenza!
All'allegra ondata travolgente di questa ultima moda?
Ovviamente no!
Quindi eccomi qua con la mia torta magica!
Che poi mia non è, anzi, direi che mi sono attenuta scrupolosamente alla ricetta originale...ma qual'è la ricetta originale? da dove arriva? Se qualcuno lo sa, attendo lumi!
Comunque la ricetta è una sola ed è sempre la stessa, eccola, per chi ancora non ha provato questa magia dalle tre consistenze diverse di un unico impasto!!
La torta magica
115 gr di farina 00
4 uova separate
1 cucchiaio di acqua fredda
150 gr di zucchero semolato
125 gr di burro fuso freddo
i semini di mezza bacca di vaniglia (la corteccia della bacca mettetela in infusione nel latte caldo)
500 ml di latte intero caldo
4 gocce di aceto bianco
1 pizzico di sale
una teglia quadrata di 20 cm di lato e carta forno
Scaldate il latte (non deve bollire) e mettete in infusione la corteccia della bacca di vaniglia, tenete da parte.
Nella planetaria, o con le fruste elettriche o con olio di gomito, montare a spuma i tuorli con lo zucchero
aggiungere un cucchiaio di acqua ben fredda e continuare a montare
unire il burro fuso freddo, i semi di vaniglia e montare ancora.
Unire la farina setacciata e mescolare accuratamente senza formare grumi.
Unite il latte caldo ma non bollente e continuate a mescolare, otterrete una pastella molto lenta (una brodazza per intenderci)
In un'altra ciotola a bordi alti incominciate a montare le uova e quando iniziano a schiumare aggiungete le quattro gocce di aceto, continuate a montare fino ad ottenere una neve ancora un po' lucida (quindi ben montata ma non fermissima)
Unitela alla brodaglia con un frustino a mano per non smontarla e trasferite il tutto nella teglietta quadrata rivestita con carta forno
Cuocete per un'ora in forno a 160°
Di questa torta trovate la ricetta ovunque e anche dei praticissimi video su you tube!
Esiste anche la versione cioccolatosa. Dovete semplicemente sostituire i 115 gr di farina con 50 di cacao amaro e 65 di farina.
Provatela, ne vale la pena... a casa mia è sparita in un lampo!
martedì 10 settembre 2013
A spasso con eli: Sarlat Le Caneda
Vi sto stufando con i miei post turistici?
Abbiate pazienza...questo è il penultimo!
Dove vi porto oggi?
A Sarlat Le Caneda
Siamo sempre nel Périgord
Questa graziosa città medievale è famosa soprattutto per il suo frequentatissimo mercato
Che richiama turisti da ognidove!
Inutile dire che il prodotto più venduto...
è l'oca! Il famoso foie gras, ma anche il confit o il paté
Un rinomato rivenditore di foie gras!
Al foie gras non potete sottrarvi!
Potete passeggiare naso all'aria per le strette stradine medievali e trovare...
oche appollaiate...
angoli suggestivi e... quando vi è venuto un attacco di cervicale a furia di tenere la testa per aria...
passate sotto piccole arcate per...
scoprire un dorato monumento alle oche...
o un bronzeo tizio seduto (perdonate ma ho dimenticato di guardare chi fosse!)
Se poi non volete andarvene con il vostro vasetto di foie gras...
potete consolarvi con un peluche!
Io tutto sommato...
le oche del Périgord, le preferisco così!
dal vivo!
Nel prossimo post i famosi villages perchés du Périgord.
Abbiate pazienza...questo è il penultimo!
Dove vi porto oggi?
A Sarlat Le Caneda
Siamo sempre nel Périgord
Questa graziosa città medievale è famosa soprattutto per il suo frequentatissimo mercato
Che richiama turisti da ognidove!
Inutile dire che il prodotto più venduto...
è l'oca! Il famoso foie gras, ma anche il confit o il paté
Un rinomato rivenditore di foie gras!
Al foie gras non potete sottrarvi!
Potete passeggiare naso all'aria per le strette stradine medievali e trovare...
oche appollaiate...
angoli suggestivi e... quando vi è venuto un attacco di cervicale a furia di tenere la testa per aria...
passate sotto piccole arcate per...
scoprire un dorato monumento alle oche...
o un bronzeo tizio seduto (perdonate ma ho dimenticato di guardare chi fosse!)
Se poi non volete andarvene con il vostro vasetto di foie gras...
potete consolarvi con un peluche!
Io tutto sommato...
le oche del Périgord, le preferisco così!
dal vivo!
Nel prossimo post i famosi villages perchés du Périgord.
domenica 8 settembre 2013
Clafoutis ai broccoli
Cari amici,
buona domenica, anche se ormai volge al termine.
Oggi interrompo la carrellata di fotografie del Périgord, non vorrei tediarvi, per inserire una ricetta supersemplice, ma di effetto scenografico, quindi ideale per un pranzo domenicale.
Se il vostro pranzo è sontuoso...potete utilizzarla come entrée.
Se è corposo, utilizzatela come primo.
Se è frugale...sarà un ottimo piatto unico!
Il bello di questo clafoutis è che potete farlo con qualsiasi verdura abbiate in frigo, anche con un mix.
Io ho scelto i broccoli perché sono finalmente riapparsi sui banchi del supermercato e ne vado matta!
Clafoutis di broccoli
ingredienti
400 gr di broccoli (1 medio)
200 gr di panna fresca
3 uova intere
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 fetta di pane ai cereali (pan bauletto)
1 manciata di pinoli
sale e pepe
Sbollentate i broccoli per 5 minuti in acqua bollente salata e scolateli.
Nella stessa pentola che avete utilizzato per i broccoli, versate la panna e rompete le uova.
Sbattete con un frustino e unite il parmigiano.
Regolate di sale e pepe.
Unite i broccoli spezzettati (io uso tutto il broccolo anche i gambi)
Ungete con un po' di burro una pirofila e cospargete il pane di cereali tritato (usatene metà).
versate il composto e rifinite con il restante pane grattugiato e una manciata di pinoli
Cuocete in forno per 30' a 180°
eeeeeeee...
Voilà! Pronto in tavola!!
Siete pronti per i lavoretti in vista del Natale?
Eh si...non è mai troppo presto!
A breve su queste pagine!!
buona domenica, anche se ormai volge al termine.
Oggi interrompo la carrellata di fotografie del Périgord, non vorrei tediarvi, per inserire una ricetta supersemplice, ma di effetto scenografico, quindi ideale per un pranzo domenicale.
Se il vostro pranzo è sontuoso...potete utilizzarla come entrée.
Se è corposo, utilizzatela come primo.
Se è frugale...sarà un ottimo piatto unico!
Il bello di questo clafoutis è che potete farlo con qualsiasi verdura abbiate in frigo, anche con un mix.
Io ho scelto i broccoli perché sono finalmente riapparsi sui banchi del supermercato e ne vado matta!
Clafoutis di broccoli
ingredienti
400 gr di broccoli (1 medio)
200 gr di panna fresca
3 uova intere
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 fetta di pane ai cereali (pan bauletto)
1 manciata di pinoli
sale e pepe
Sbollentate i broccoli per 5 minuti in acqua bollente salata e scolateli.
Nella stessa pentola che avete utilizzato per i broccoli, versate la panna e rompete le uova.
Sbattete con un frustino e unite il parmigiano.
Regolate di sale e pepe.
Unite i broccoli spezzettati (io uso tutto il broccolo anche i gambi)
Ungete con un po' di burro una pirofila e cospargete il pane di cereali tritato (usatene metà).
versate il composto e rifinite con il restante pane grattugiato e una manciata di pinoli
Cuocete in forno per 30' a 180°
eeeeeeee...
Voilà! Pronto in tavola!!
Siete pronti per i lavoretti in vista del Natale?
Eh si...non è mai troppo presto!
A breve su queste pagine!!
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