come promesso ecco la seconda parte del mio breve soggiorno a Parigi, un giro lontano dai circuiti turistici, dalle terrasses* più gettonate nel Marais dove arrivi a pagare un caffè 5 euro, lontano dalle estenuanti scarpinate nei Champs Elisèes, o dai monumenti e musei dove occorre mettersi in coda per avere i biglietti.
Certamente... se la vostra è la prima visita nella capitale francese sarà più difficile sottrarvi al richiamo delle sirene dei luoghi più noti, ma se ci siete stati più volte, potete concedervi un' alternativa meno affollata e più riposante come ad esempio la
Coulée verte: un curioso parco sopraelevato nel XII arrondissement . Realizzato sul tracciato di una vecchia linea ferroviaria dismessa: la ligne de Vincennes che offre un percorso di quasi cinque chilometri passando fra le case e offrendo scorci dall'alto sul paesaggio urbano. Infatti tutto il percorso che ha inizio ad Opera Bastille si snoda sopraelevato dal piano stradale quindi al riparo dal rumore del traffico.
La Coulée verte |
"Au vieux Paris d'Arcole" dalla bellissima facciata ricoperta di glicine che meritava una foto.
Rue des rosiers è un altro angolo "au calme" nel quartiere ebraico di Parigi (Marais) ...
la via è gradevolmente piantumata e potrete gustare specialità della cucina ebraica
A Parigi potete imbattervi in personaggi curiosi come questo suonatore di tromba, incontrato la mattina alle otto (se vuoi dormire spera che non si piazzi sotto le finestre di casa tua!)
Il gentile signore si è lasciato fotografare dietro compenso di un euro. Nulla ha voluto invece questo pittore di insegne. Un mestiere d'antan che a Parigi resiste poiché molti negozi e ristoranti sono fieri di conservare la loro aria retrò.
Non si capisce invece quale sia l'utilità del lavoro di quest'altro fiero guerriero vichingo (dalla foto non si nota, ma aveva una lunga trecciona bionda) che al mattino presto spazza la polvere all'ingresso del Jardin des Tuileries...
Se poi improvvisamente siete colti da un'irresistibile voglia di pistacchi...a chi non capita? Potete andare alla pistacchieria!
ma più probabilmente sarete assaliti da una voglia di cioccolatini che la chocolaterie Mathilde saprà soddisfare!
Ancora quattro passi fra le stradine meno trafficate...
che si aprono su piazzette altrettanto tranquille dove si può bere un caffè senza automobili che salgono quasi sul marciapiedi per passare (il caffè lo pagherete comunque salato, ma almeno non avrete respirato tonnellate di pm10)
Un delizioso negozio di fiori che provvede anche al décor del portone adiacente...
Il mio viaggio a Parigi termina qui.
E' ora di andare in stazione e prendere il treno per tornare a Milano
Ma un cartello pubblicitario mi avvisa...
che l'era del caffè ciofeca è finita!
Mah, io non direi , ma ve lo dico a bassa voce, perché i parigini sono molto fieri del loro "espresso" ahahahahah!
Alla prossima, con un post sul mio viaggio in Bretagna
*terrasses - quello che noi chiamiamo i "dehors" dei bar, in Francia non si chiama affatto così bensì "terrazza". Dehors vuol semplicemente dire fuori e non si applica ai locali pubblici
...mi piacciono tanto i tuoi reportage, mi sembra di esser lì con te, sai?! bacione grande!
RispondiEliminaAdoro questi post!
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