
Era notte fonda quando dalla cucina provenivano strani rumori...un borbottio sommesso, un tramestio ovattato.
Che fare? saranno entrati i ladri? scendere in cucina? rimanere sotto le coperte?
Pian piano Mellina decise di scendere, il borbottio ora si sentiva più distintamente, ma in cucina...nessuno!
Mellina girò la testa di qua e di la...tese l'orecchio...ah si, il rumoreggiare arrivava dalla dispensa. L'aprì di scatto e...
eccoli li, i fagioli, ancora loro, sempre a litigare.
"Ah, ragazzi miei, vorrei dormire in pace, si può sapere cosa c'è? Siete proprio delle "pentole di fagioli" .
"Hei senorita, piano con i luoghi comuni" esclamò il Bianco di Spagna
"qui si discute di cose serie" ribattè il Borlotto.
"Si ma, dovete discutere proprio alle tre di notte, quando la gente dorme?"
"cosa ne sappiamo noi di che ora è! Qui dentro è sempre buio!" disse compunto il piccolo Cannellino.
"Parla per te, io ci vedo benissimo!" esclamò il fagiolo con l'occhio
"Yin chin da" strillò, tutto rosso il piccolo Azuki, tutti si voltarono a guardarlo.
"mah, chi lo capisce quello, viene dalla Cina" borbottò Borlotto
"Non ricominciate a litigare" aggiunse spazientita Mellina "Insomma spiegatemi cosa c'é!"
"La colpa è dei cannellini, sono depressi!"
"e perchè mai?"
"Veramente siamo tutti un po' depressi" esclamarono all'unisono tutti i fagioli. Mellina si sedette un po' più comoda e disse "va bene raccontatemi un po, volete una tisana? io me la preparo"
"E' meglio di no sennò ci ammolliamo!" disse il fagiolo nero
Mentre Mellina preparava la sua tisana il Borlotto riprese a parlare:
"Vedi, il fatto è, che noi non si piace ai bambini! Ogni volta che ci vedono nel piatto, è tutto un susseguirsi di smorfie e lamentele, di bleah! di puà, di che schifo io non li mangio!"
"Si e poi siamo stufi di finire sempre nella solita minestra: pasta e fagioli, minestrone, crema di fagioli, Uffa!" continuò risoluto il Borlotto.
"E noi," vociarono i cannellini, "più che fagioli all'uccelletto o fagioli nel fiasco non facciamo!!"
Mellina alzò gli occhi al cielo
"D'accordo! adesso vi faccio diventare alternativi, purchè la finiamo con queste lamentazioni"
"Alternativi? E come?" chiese il Bianco di Spagna
"Vi cucino in torta! Così non sarete la solita minestra e piacerete anche ai bambini...Vi sfagiola l'idea?"
"Ha, ha... spiritosa" Sentenziò un po' snob l'elegante il fagiolo nero.
"Ma noi si è fagioli, mai stati dolci! Come farai?"
Mellina sorridendo, disse:
"State a vedere...Prima di tutto vi faccio perdere quel gusto fagioloso con un po' di vaniglia e cannella, poi vi profumo con un po' di mandorla e..."
"SIIIII!!!" esclamarono tutti felici i fagioli saltellando per tutto l'armadietto.
"Fermiii! che poi mi tocca raccattarvi uno ad uno: Avanti, raggruppatevi che andiamo a cominciare!"
E così iniziò l'avventura dei fagioli che si trasformarono in una deliziosa e morbida torta.
La volete provare? seguite la ricetta...
Torta di cannellini e mandorle
La ricetta di questo insolito dolce l'ho ripescata in un vecchio numero di Anna in cucina, e ve la riporto tal quale. Anche questa è una torta dove la farina di frumento è completamente assente. E' un po' laboriosa per quanto riguarda la preparazione della purea di fagioli. Ma si può fare in due tempi.
- 230 g di cannellini secchi
- 150 g zucchero di canna
- 3 uova
- una bustina di lievito
- 80 g burro fuso
- 50 g mandorle macinate (più qualche goccia di aroma di mandorle se vi piace un sapore un po' più deciso)
- un pezzetto di cannella e un bacello di vaniglia (io non lo avevo ho usato la vanillina)
- un pizzico di sale
- zucchero a velo per guarnire
Aprite il bacello di vaniglia ed estraete i semini che unirete al purè di fagioli (usando la vanillina macchinate meno però è un aroma sintetico, fate vobis).
Incorporate quindi: i tuorli, lo zucchero e il lievito, la presa di sale, le mandorle macinate e l'aroma, il burro fuso, gli albumi montati a neve.
Versate il tutto in uno stampo con carta forno.
Cuocete in forno caldo a 180° per 45 minuti. per vedere se è cotta fate la solita prova stecchino.
E' una torta molto delicata dalla consistenza leggermente umida e si conserva bene per qualche giorno.