Cari amici,
Dopo aver archiviato Gli addobbi e il mio presepe da soap opera, rieccomi pronta ad affrontare il nuovo anno, come lo affronterò?
Come tutti credo...inizialmente piena di buoni propositi, decisa a dare un giro di boa alle vecchie abitudini salvo ricaderci come al solito!
Ma se lo metto nero su bianco?
Avrà più valore?
Rispetterò le decisioni prese?
Dunque partiamo dal presupposto che è inutile prefiggersi obiettivi irraggiungibili, quindi non lavorerò per assicurare la pace nel mondo e non mi iscriverò all'Actor Studio nella speranza di prendere un Oscar, così come non dipingerò per esporre le mie opere al MOMA!
Una cosa però la voglio fare, voglio essere positiva e riuscire a contagiare qualcuno con la positività, che sia anche questa una "mission impossible"? Forse no se si procede a piccoli passi...
L'idea è partita da un libro di Dominique Loreau "Simplifier sa vie c'est l'enrichir" Semplificare la propria vita per arricchirla. Sbarazzarsi delle zavorre! Perché leggerezza è serenità!
Non occorre possedere montagne di roba per essere felici, la filosofia di comprare continuamente per "far girare l'economia" finisce per ingombrare le nostre vite di oggetti che ci fanno perdere il senso dei veri valori. Questo è in breve ciò che racconta il libro dando svariati suggerimenti su come alleggerire se stessi e la propria casa per dare spazio alla libera circolazione dei pensieri positivi.
Un altro imput mi è arrivato da un post su facebook di Elisabeth Gilbert che si è inventata il vaso della felicità!
Un barattolone di vetro dove mettere ogni giorno un bigliettino con scritta la cosa migliore che ti è capitata nella giornata, l'attimo fuggente di felicità, una cosa anche piccola piccola, e il trucco è che bisogna trovare il bello anche nelle giornate nere. Un esercizio di positività!
Eccolo quindi il mio barattolo!
Tutto qui!
Voglio partire da poche cose e domani comincerò ad alleggerire il mio armadio.
Troppi abiti che non metto...
Ci sono quelli che forse potrebbero tornare in voga (quando mai!)
Quelli che tieni perché potrebbe esserci l'occasione speciale (e quando l'occasione speciale arriva ti accorgi che sono terribili e ti stanno malissimo)
Quelli sdruciti e infeltriti, ma tanto comodi (e che ti fanno assomigliare ad una profuga)
Quelli al contrario tanto carini, ma scomodissimi (prudono, tirano, tengono troppo caldo o troppo freddo, pizzicano, perdono pelucchi ovunque)
Via, aria!
Il cassone della Caritas mi aspetta!
A presto con altri alleggerimenti!
Eli, ho visto anche io il barattolo della felicità ed è una cosa che mi piace molto! A mio modo lo facevo già - soprattutto in alcuni periodi - segnando su un quaderno speciale gli attimi più belli di ogni giornata. Mi incuriosisce il libro (e la filosofia) di Loreau Dominique... come non approvarla? E per gli abiti, mamma mia come ti capisco!! Mi hai fatta così ridere poi con il "sono terribili e ti stanno malissimo" e il "ti fanno assomigliare a una profuga"... è proprio così!! Un abbraccio e buon inizio anno!
RispondiEliminaConcordo su tutto cara Eli, poi c'è sempre il riciclo che rinnova, non butta e da un sacco di soddisfazione ...ti abbraccio
RispondiEliminaGio
bellissima idea, da mettere in pratica assolutamente.
RispondiEliminaE quelle etichette...ma quanto mi piacciono?!
Baci cara, a prestissimo...questo mettiamolo nei barattoli dei buoni propositi, il nostro prossimo tè... ;)
che belli questi propositi, la leggerezza è meravigliosa
RispondiEliminaIl barattolo della felicità è una bellissima idea, forse dovrei farne uno anche per me!
RispondiEliminaIl vaso ce l'ho uguale (famoso negozio svedese?) ma ci sta la pasta.
RispondiEliminaIl mio proposito? Gli dedicherò un post anch'io....
Claudette
quanti buoni propositi, mi piace molto il vaso della felicita', credo che lo provero', ho bisogno di un po' di positivita' ultimamente!!!!!Baci Sabry
RispondiEliminaConcordo su tutto, la felicità non è fatta di cose ma dalla serenità con cui si affronta la vita... un abbraccio!
RispondiEliminaMi piace moltissimo come hai deciso di affrontare questo nuovo anno..bisogna che prenda appunti da questa nuova filosofia di vita, mi piace già da matti e quel vaso lo voglio assolutamente fare anch'io ^_^
RispondiEliminaA presto e felice we <3
Una cosa sei riuscita a farla sicuramente... contagiare :)
RispondiEliminaMi hai contagiato con la tua voglia di leggerezza e positività, grazie Eli...
Domani nella mia cucina ci sarà un vaso in più :)
Bacioni,. buona serata...
bellissima idea! la farò eon i bambini "diario dei momenti felici"
RispondiEliminaPeccato che il libro sia in francese, l'avrei letto volentieri ... interessanti i tuoi propositi, Eli: quello di alleggerire se stessi e la propria casa è proprio ciò che mi sta a cuore. In modo particolare la casa...sto radunando proprio in questi giorni libri, scarpe, abiti vecchi e tanti giochi (dei miei nipoti quando erano piccoli) da mettere in vendita in un mercatino dell'usato che farò presto. Se poi non vendo ricorrerò pure io al cassone della Caritas!
RispondiEliminaP.s. Il vaso della felicità l'ho felicemente iniziato anch'io :-)
Ciao Eli, iscritta da oggi al tuo blog!!
RispondiEliminaL'idea del vasetto non mi dispiace, credo che lo farò anch'io, visto che di solito restano in mente solo le cose negative :-))
A presto, Assunta
Il barattolo della felicità è un'idea carinissima, credo che lo farò anch'io! Per il rinnovo degli abiti, non ne parliamo, è una cosa che dovrei fare anch'io, rimando e rimando, devo avere un pò di coraggio e scartare un bel pò di roba! Buon weekend!
RispondiEliminaAhh, ecco cos'è il barattolo di cui parlava anche Ninfa nel suo blog! Bella idea!!!! E speriamo di avere sempre qualcosa da scrivere!
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